I lavori di ristrutturazione del Quadriportico quest’anno hanno condizionato in positivo la consueta Cena del Solstizio che si era pensato di celebrare – in un primo momento- nel teatro del collegio opportunamente attrezzato.
Ma in prossimità dell’evento ci si è resi conto di una probabile maggior affluenza di partecipanti, e così è stato, perché al tirar delle somme oltre cento sono stati gli ex-alunni che hanno risposto al tradizionale richiamo d’inizio estate: chi per celebrare i fatidici 25 o 50 anni dalla Maturità, chi per rinnovare la simpatica consuetudine di scambiarsi i saluti prima della lunga pausa estiva, chi per partecipare per la prima volta con curiosità alla vita dell’Associazione.
Una tradizione perfettamente rispettata con elogi sperticati da distribuire -ognuno per la sua parte- a coloro che in emergenza hanno organizzato l’evento: a partire dal nostro Presidente che si è alternato al microfono con CARLO MISIANI, per proseguire con il Direttore Frère ALESSANDRO (testimone dei primi 25 anni della “sua” classe) e con Frère MARCELLINO instancabile ed oculato vigile della logistica nonchè con l’eclettico MASSIMILIANO cui si devono tante soluzioni tecniche, all’apparenza semplici, ma di fatto complicate.
Un plauso merita anche la P.D.P Catering srl che -nonostante un sensibile ritardo nella tempistica di afflusso dei partecipanti- ha potuto somministrare con soddisfazione generale quanto di buono aveva preparato per noi per la serata, nel corso della quale, sono state anche consegnate le medaglie ricordo ai festeggiati.
Infine, the last but not di least, come non menzionare Frère VIRGINIO, oramai riconosciuto ed apprezzato “addetto stampa” (termine minimalistico rispetto alla sua effettiva attività) di tutti gli eventi più importanti del Collegio, che con la sua inseparabile fotocamera digitale si è aggirato quasi furtivo fra gl’intervenuti per cogliere qualche istante da immortalare. A lui sono dovute le immagini qui postate.
Al tirar delle somme, una serata serena e calda, non solo per la temperatura ma soprattutto per l’atmosfera cordiale che ha aleggiato subito fra i partecipanti, sotto le pendici del Pincio e di fronte all’austera e vigile mole dell’Istituto De Merode che -si può ben dire- ha “partorito” nel tempo tutti i presenti.
A questo punto non resta che augurare BUONE VACANZE a tutti dunque, da trascorrere in serenità se non altro per ricaricare le batterie ed essere pronti ad affrontare le sfide che immancabilmente la vita di tutti i giorni elargisce con tanta generosità….
S. C.